05/01/2024
Il mondo è pieno di città particolari, dalla storia assai curiosa e che si può toccare con mano anche oggi. È il caso di una località che sorge su una spettacolare isola e che è stata costruita a forma di labirinto. Per quale motivo? Per disorientare i pirati, e quindi per difendere gli abitanti dagli invasori. Strade strette e tortuose ma sulle quali si affacciano edifici di eleganza e prestigio, che a loro volta si aprono su angoli di inaspettata e pura bellezza. Ci troviamo a Cuba, e più precisamente nella sua provincia più orientale, più estesa e più pianeggiante della zona centrale. Proprio qui sorge la magnifica città di Camagüey, una località che vanta una pianta urbana davvero irregolare e che è il risultato di due secoli trascorsi a combattere contro i pirati. Un vero e proprio dedalo di vicoli che, secondo la leggenda, sono nati con l’obiettivo di disorientare i malintenzionati e proteggersi dagli attacchi. Strade strette e tortuose che ricordano una medina marocchina e che prendono vita in una città che è anche nota tra i cubani come la località dei tinajones, per la gran quantità di vasi di creta dalle dimensioni enormi che vi si possono ammirare. Allo stesso tempo, è anche la città con il più grande centro storico della nazione, che in parte è stato dichiarato persino Patrimonio Culturale dell’Umanità per la varietà di stili architettonici che si possono ammirare.
Un vero capolavoro cubano, quindi, e che offre anche una natura che lascia senza fiato e alla quale non si può proprio resistere se si decide di visitarlo.
A Camagüey si può fare un vero e proprio tuffo nella storia cubana, e a partire proprio dalle su strade sulle quali si specchiano interessanti edifici e grandiosi monumenti. Fondata nel 1514 con il nome di Santa María del Puerto Príncipe, divenne Camagüey solo nel 1903.
A rendere Camagüey unica rispetto a tutte le altre realtà di Cuba non è solo la sua curiosa storia, ma anche la sua anima cattolica che si può comprendere ammirando le sue diverse chiese barocche spesso dotate di altari dorati molto interessanti. Ne sono un esempio la Catedral de Nuestra Señora de la Candelaria e la Iglesia de Nuestra Señora de la Merced.
La Catedral de Nuestra Señora de la Candelaria regala un belvedere dal quale si può godere di un’incredibile vista panoramica sulla città, mentre la Iglesia de Nuestra Señora de la Merced è l’edificio coloniale più impressionante di Camagüey e dove aleggia una leggenda secondo cui, nel 1601, una miracolosa figura emerse dalle profondità dell’acqua.
Molto bella è anche la Chiesa di Nuestra Señora de la Soledad che è è probabilmente la più importante della città. Colpisce sin dal primo instante il viaggiatore per i suoi suggestivi colori giallo e bianco, ma anche per i suoi interni che sono visitabili gratuitamente.
E poi ci sono i luoghi ricchi di cultura, come il Museo de San Juan de Dios che sorge all’interno di un antico ospedale. Una visita di queste parti consente di conoscere più a fondo la storia della città. C’è poi la Casa de la Trova, il posto perfetto per ascoltare lun po’ di vibrante musica cubana, che prende vita all’interno di un’antica casa coloniale restaurata.
Passeggiando sulle sue strade sinuose, ci si ritrova al cospetto di piazze e parchi che a loro volta sono lo scrigno di numerosi luoghi storici, come Plaza del Carmen e il Parque Ignacio Agramonte.
Plaza del Carmen è uno degli angoli più caratteristici di Camaguey e la stesso spazio in cui svetta nei cieli la chiesa barocca Nuestra Señora del Carmen. Ma non solo, perché da queste parti si possono ammirare gli artigiani che producono i tinajones e anche diverse sculture a grandezza naturale che riproducono gente comune che chiacchiera, gioca a carte e così via.
Presso il Parque Ignacio Agramonte, invece, è presente una statua equestre di Ignacio Agramonte, protagonista della Guerra d’Indipendenza.
Da non perdere è anche la Necropolis dove sono ancora conservate delle tombe bianche, una attaccata all’altra. Sulle rive del fiume Jatibonico vale la pena fare un salto presso il Mercado Agropecuario Hatibonico dove ci sono i pregones, imbonitori che a voce altissima promuovono le qualità della loro merce.
Non solo storia, a Camagüey ci si viene anche per i suoi dintorni che sono un’esplosione di natura eccezionale. Vi basti sapere che il territorio è un continuo susseguirsi di enormi pianure ricche di palme, di specie differenti, e che è circondato dalla Sierra de Cubitas a nord e la Sierra de Najasa a sud.
Poi ci sono le spiagge e le e isole accarezzate da acque cristalline, così come la possibilità di conoscere alcune delle principali specie d’uccelli della regione, come gli incredibili fenicotteri rosa delle Americhe, e paesaggi pieni di barriere coralline.
Playa Santa Lucía, per esempio, regala un paesaggio naturale incontaminato fatto di spiagge di sabbia bianca, palme da cocco e acque cristalline che invitano a fare più tuffi possibili. Poi c’è Playa los Cocos a Cayo Sabinal che sorprende per la sua bellezza tropicale.
Cayo Cruz, invece, è una fantastico isolotto puntellato di spiagge bianche di sabbia fine, alcune delle quali sembrano rubate direttamente al paradiso.
Tante soddisfazioni le possono vivere anche coloro che amano le escursioni perché, nonostante la natura pianeggiante della zona, qui sono presenti numerosi fiumi che hanno scavato canyon eccezionali, grotte e piscine naturali.
Gli isolotti Jardines de la Reina, invece, sono un eden esotico e selvaggio dove sopravvivono abbondanti barriere coralline di ampia biodiversità. Poi ancora i due gruppi montuosi di bassa quota che svettano nel paesaggio pianeggiante: la Sierra de Cubitas, nota per i canyon e i passi che la tagliano in profondità e trasversalmente, e la Sierra de Najasa, pregna di boschi fossili ed altri elementi naturali notevoli.
Insomma, un viaggio a Camagüey può far vivere di tutto, dall’ebrezza del nascondersi dai pirati fino al relax più puro in luoghi paradisiaci.
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